Lo studio dei Funghi Officinali è oggi un "campo scientifico interdisciplinare", come afferma Solomon P. Wasser, uno degli studiosi più prolifici sui funghi officinali. Il suo contributo alla crescita delle conoscenze, con riferimento alle proprietà dei miceti, è veramente importante; leggere un suo articolo del 2014 dal titolo Medicinal Mushroom Science: Current Perspectives, Advances,
Evidences, and Challenges sarà molto utile alla comprensione della dimensione interdisciplinare della Micoterapia. "Micoterapia" è un termine recentemente coniato indicante lo studio degli estratti e delle sostanze ottenute dai funghi come agenti promotori per la salute (Popovic et al., Mycotherapy of cancer: an update on cytotoxic and antitumor activities of mushrooms, bioactive principles and molecular mechanisms of their action. Curr Top Med Chem 2013;13(21):2791-806).
Questa interdisciplinarità, ovvero l'ausilio di più campi del sapere applicata alla conoscenza delle proprietà insite nei funghi, è un elemento imprescindibile ad un sano approccio a questa materia.
Lo studio delle virtù salutari di questi alleati può trovare nella sintesi tra le conoscenze antiche e quelle moderne, una potente chiave di lettura per aprire potenzialità ancora del tutto inesplorate ma soprattutto per un loro utilizzo coerente, come afferma lo stesso Wasser: "La ricerca contemporanea ha convalidato e documentato molte delle antiche conoscenze sui funghi medicinali (MMs)".
Malgrado gli sforzi e gli studi sin qui condotti resta l'impressione che siamo ancora alla lettura delle prime pagine di un libro circa la conoscenza della forza dei funghi; speriamo di avere la forza e la lungimiranza per leggere ulteriori pagine. Anzi sarebbe estremante utile progredire ancor di più. Per questo l'integrazione tra l'antico e il moderno approccio ai funghi rimane una via maestra tra le più realistiche in circolazione.
Ma per poter accedere alle conoscenza antiche occorre penetrare nel modo di pensare degli antichi che, chiaramente, non ragionavano come noi. Chi non ha avuto modo di approfondire il pensiero antico, a fatica estrapola dati e conoscenze fruibili sui funghi, e su altre sostanze, da questo contesto perché non ha dimestichezza con un pensiero sintetico, speculativo, in cui la 'realtà' è pregna di significati spesso legati ad archetipi intellegibili. Eclatante da questo punto di vista è il discorso sul Ganoderma lucidium o Reishi di cui mi occuperò in un prossimo post, laddove le conoscenze antiche ampliano e completano quelle moderne, per giungere all'uso più efficace del fungo stesso.
Per il pensiero antico ogni ente o soggetto di natura, che sia una pianta, un fungo, un minerale, ecc, possiede una Intelligenza intrinseca, una Forza non sempre specificata che è il vero 'tesoro' da cercare. Questo tesoro può essere reso accessibile e fruibile mediante operazioni Spagyriche per la preparazione della materia che vogliamo trattare.
Ma che cosa è questa Intelligenza? È la parte più pura, più volatile, imperitura, temperata direbbero gli antichi. Esistono al giorno d'oggi tecniche di laboratorio che in qualche modo permettono di rivelarne la presenza o gli effetti? La risposta è si.
Spostandoci al mondo moderno la biofisica ha sviluppato qualcosa che può tornare utile alla nostra indagine. In particolare sono state messe a punto delle tecniche molto interessanti sulla cristallizzazione che mostrano, a seconda delle modalità di un determinato prodotto o fungo di cristallizzare, certe qualità o virtù. La formazione del reticolo cristallino coerente è indice di una vitalità importante del soggetto analizzato, a tal proposito si possono consultare i risultati degli studi condotti da Masaru Emoto (Emoto M, Healing
with water, J Altern Complement Med 2004 Feb;10(1):19-21).
Alcune immagini di queste cristallizzazioni di funghi sono presenti nel libro Mycoterapia Spagyrica.
Di questa Intelligenza si è a lungo discusso nella storia: «…tutti i semplici oltre
l’elementari forze ritengono una occulta proprietà, e nascosta simpatia, per la
quale ogni semplice ha qualche virtù a null’altro comune.» (Fra Donato L’Eremita, Dell’Elixir
Vitæ, 1624)
Anche nell'Ayurveda, antico sistema medico indiano, si cataloga l'azione delle sostanze secondo alcuni parametri: rasa (gusto), virya (forza/energia calda o fredda), vipaka (effetto post-digestivo) ma ce n'è uno definito prabhava, ovvero l'effetto speciale, che non è riconducibile al rasa, virya e vipaka. Esperti di questa disciplina indicano in prabhava l'effetto elettromagnetico (Kulkarni PH, Ayurveda Herbs, 1998).
I fenomeni elettromagnetici sono alla base delle formazioni cristalline.
Nella Spagyria ci si riferisce a questi aspetti più sottili con il termine Quintessenza.
In generale la Quintessenza è la parte più pura di un misto (pianta o fungo) quella che possiede le virtù equilibranti di un soggetto. Per la descrizione della Quintessenza lascio la parola agli Artisti:
"…la Quinta essenza è una sostanza semplice,
prima radice dell’essere, e dell’operare de’ misti, estratta da essi per Arte
Chimica, al fine di conservare la Vita" (Giuseppe Donzelli, Teatro Farmaceutico Dogmatico Spagyrico, 1686).
"Questa che
si chiama Quintessenza è la parte più sottile e più pura di un misto, dal quale
è stato separato tutto quel che è impuro
e nocivo alla salute…
D’altronde,
per distinguere questa quintessenza dalle sostanze grossolane dei medicamenti
composti e dagli alimenti nell’uso che se ne fa, occorre che quelli non siano
triturati, filtrati e disciolti dal calore naturale prima che le loro parti più
sottili possano pervenire alle ultime digestioni, a differenza della Quintessenza che si comunica per irradiazione, penetrando tutto il corpo umano
come una luce che si congiunge con gli spiriti, che noi animiamo donando loro
un rinforzo che li fa agire seguendo la loro destinazione naturale?
…d’altronde
se si riflette sul fatto che il Signore ha creato i medicamenti ad uso
dell’uomo, come dicono le Scritture, c’è da pensare che egli abbia donato ad
ogni pianta una virtù specifica e particolare per un male" (Gosset, Rivelazioni Cabbalistiche, 1735, testo contenuto all'interno della Raccolta Viola della Collana Alchemica Laboratorium).
Ecco, l'antico si fonde al moderno per dar vita ad un corpus unico di conoscenze.
Torneremo sull'argomento con altri post.
Fonti:
AA. VV, Raccolta Viola, Laboratorium, Viareggio, 2018
Donzelli Giuseppe, Teatro Farmaceutico Dogmatico
Spagyrico, Napoli, 1686
Emoto M, Healing
with water, J Altern Complement Med 2004 Feb;10(1):19-21
Gosset, Rivelazioni Cabbalistiche, Amiens, 1735
Ninivaggi FJ, Ayurveda, Casa Editrice Astrolabio Ubaldini Editore, Roma, 2002
Kulkarni PH, Ayurveda Herbs, Ayurveda Education Series, Pune, India, ISSN 0970-7158, 1998
Popovic V, Zikvovic J, Davidovic S, Stojkovic D, Mycotherapy of cancer: an update on cytotoxic and antitumor activities of mushrooms, bioactive principles and molecular mechanisms of their action. Curr Top Med Chem 2013;13(21):2791-806.Wasser SP, Medicinal mushroom science: Current perspectives, advances, evidences, and Challenges., Biomed J. 2014 Nov-Dec;37(6):345-56. doi: 10.4103/2319-4170.138318