Come detto in altri post è mio opinione che nella saggezza antica, e nell'uso dei funghi in particolar modo, sono contenute delle informazioni preziose circa l'impiego ad ampio spettro dei miceti. La storia di un fungo ha il suo peso e rientra a ragione nelle sfaccettature da tenere in considerazione per comprenderne le potenzialità.
Questa mia considerazione scaturisce come un omaggio dovuto al Re dei boschi siberiani, il principe del freddo (cresce a temperature di -30)° tra i polipori.
Come riferisce Roger Roberts nel suo sempre utile The Fungal Pharmacy, il Chaga era conosciuto ed apprezzato dai nativi americani (Cree, Dene del Saskatchewan, Gitksan della Columbia britannica) per le sue proprietà medicinali e divinatorie, pur non avendo effetti allucinogeni. Venerato come incarnazione di figure mitologiche, apprezzato dai guaritori siberiani e indigeni del nord America e del Canada, noto in Giappone col nome di Kabanoanatake, 樺のあな茸, il fungo delle betulle rosso-scuro. Proprio in Giappone questo fungo è stato oggetto di ricerche condotte dal professor Takashi Mizuno della Shizuoka University che ha presentato anche uno studio dal titolo: "Anti-tumor activities & blood glucose-lowering effect of Polysaccharide in Kabanoanatake(Chaga)". Altre istituzioni hanno posto l'attenzione sul Chaga come l'Hokkaido University, Hiroshima University, National Institute of Health&Welfare, Osaka Public Health Research Center.
Presso i Kanthy, popolazione che vive nella Siberia ovest, ancora negli anni '70 erano in uso alcuni funghi tra cui il Chaga. Questa informazione è riportata da Meret Saar del Laboratory of Mycology, Institute of Zoology and Botany, Estoniun Academy of Sciences, nel suo articolo pubblicato nel 1991 dal Journal of Ethnopharmacology, 31 (1991) 175- 179, da cui si evince che l'Inonotus obliquus era usato per molte malattie, come antielmintico, come depurante interno, per le alterazioni del cuore, del fegato e dello stomaco, nella tubercolosi e in generale per vivere in buona salute. Era considerato così centrale per la salute da farne una sorta di sapone con cui lavare mani, piedi e il corpo intero. Non solo...i bimbi appena nati venivano sottoposti a bagni rituali con il decotto di Chaga, così come le donne dopo il ciclo mestruale, proprio ad evidenziare l'effetto purificante e protettivo, aspetti enfatizzati anche nella Tradizione Cinese.
Da diversi autori è considerato, assieme al Coriolus, il fungo per il contrasto ai patogeni nascosti e ai microrganismi che difficilmente vengono eradicati o che ciclicamente si ripresentano; utile contro parassiti di cui ancora si conosce poco e forme virali molto diffuse ai giorni nostri come l'HPV e l'EBV in sinergia con altri funghi o estratti di piante come l'Uncaria tomentosa.
Chaga rappresenta una forza coerente primordiale in grado di stimolare risorse preziose nell'organismo, di proteggere la vita e contrastare ciò che non è consono alla natura umana.
Per tutti gli approfondimenti rimando alla monografia presente nel libro Mycoterapia Spagyrica, ora ciò che mi preme dire riguarda la relazione tra questo fungo e la ghiandola pineale anche a spiegazione di quanto sopra detto.
La prima cosa che impressiona del Chaga è sicuramente il suo aspetto scuro. Infatti, la superficie del fungo è ricca di melanina. Essa è considerata un metabolita secondario prodotto dal fungo con lo scopo di contribuire alla resistenza alle radiazioni dannose e alle degradazioni biologiche (Willetts, 1971) ma congiunta con la chitina formano un complesso in grado di inibire gli enzimi idrolitici dei polisaccaridi che in questo modo abbondano nel fungo. Si è anche notato che: "L'esposizione a breve termine del micelio vegetativo mediante luce blu coerente a bassa intensità era ottimale per la stimolazione della crescita e la sintesi di melanina e l'aumento delle attività extracellulari e intracellulari della tirosinasi e della polifenolossidasi e della catalasi extracellulare...La luce a bassa coerenza ha avuto un effetto meno stimolante sull'attività biosintetica di I. obliquus." (Poyedinok et al, Effect of Light Wavelengths and Coherence on Growth, Enzymes Activity, and Melanin Accumulation of Liquid-Cultured Inonotus obliquus (Ach.:Pers.) Pilát, Applied Biochemistry and Biotechnology , Volume 176, issued 2, pag. 333-343).
La melanina è costituita da polimeri elettricamente conduttivi la cui struttura si presenta al microscopio con aspetto granulare; questi granuli sono localizzati sopratutto nella parete cellulare dove si legano ai polisaccaridi. Nel Fomes fomentarius la troviamo legata in un complesso con chitina e glucani (ChGMC) o solo ai glucani (MGC).
Può essere sintetizzata dai funghi attraverso due vie metaboliche una delle quali vede coinvolta la L-3,4-diidrossifenilanalina o L-DOPA, conosciuta anche come intermedio della via biosintetica della dopamina (Eisenman HC, Casadevall A, Synthesis and assembly of fungal melanin., Appl Microbiol Biotechnol 2012 Feb;93(3):931-40. doi: 10.1007/s00253-011-3777-2. Epub 2011 Dec 16.).
La melanina è costituita da polimeri elettricamente conduttivi la cui struttura si presenta al microscopio con aspetto granulare; questi granuli sono localizzati sopratutto nella parete cellulare dove si legano ai polisaccaridi. Nel Fomes fomentarius la troviamo legata in un complesso con chitina e glucani (ChGMC) o solo ai glucani (MGC).
Può essere sintetizzata dai funghi attraverso due vie metaboliche una delle quali vede coinvolta la L-3,4-diidrossifenilanalina o L-DOPA, conosciuta anche come intermedio della via biosintetica della dopamina (Eisenman HC, Casadevall A, Synthesis and assembly of fungal melanin., Appl Microbiol Biotechnol 2012 Feb;93(3):931-40. doi: 10.1007/s00253-011-3777-2. Epub 2011 Dec 16.).
I funghi che contengono melanina sono considerati radiofagi o radiotrofici, ovvero sono in grado di nutrirsi o di sfruttare per il proprio metabolismo le radiazioni ionizzanti. E' un fatto conosciuto che la melanina è in grado di catturare le radiazioni e di convertirle in una diversa forma di energia chimica, con un meccanismo simile a quello con cui la clorofilla converte la luce del Sole in energia chimica. Per Ekaterina Dadachova, professoressa di Radiologia, Microbiologia e Immunologia dell'Albert Einstein College di Medicina di New York ciò sarebbe "una vera e propria conversione di energia" (Dadachova E, Bryan RA, Huang X, Moadel T, Schweitzer AD, et al (2007) Ionizing Radiation Changes the Electronic Properties of Melanin and Enhances the Growth of Melanized Fungi. PLoS ONE 2(5): e457. doi:10.1371/journal.pone.0000457).
Alla base di questa conversione ci sarebbe il fatto che le radiazioni gamma alterano il comportamento ossido-riduttivo della melanina avendo come effetto la produzione di correnti elettriche (Turick, C. E., Ekechukwu, A. A., Milliken, C. E., Casadevall, A., & Dadachova, E. (2011). Gamma radiation interacts with melanin to alter its oxidation-reduction potential and results in electric current production. Bioelectrochemistry, 82(1), 69-73. https://doi.org/10.1016/j.bioelechem.2011.04.009) da cui deriva la capacità radioprottettiva di questa sostanza. Alcuni scienziati affermano che se confermata questa proprietà potrebbe essere sfruttata per la protezione del midollo osseo durante i trattamenti di radioterapia (Schweitzer AD, Revskaya E, Chu P, Pazo V, Friedman M, Nosanchuk JD, Cahill S, Frases S, Casadevall A, Dadachova E, Melanin-covered nanoparticles for protection of bone marrow during radiation therapy of cancer, Int J Radiat Oncol Biol Phys. 2010 Dec 1; 78(5):1494-502.).
All'azione radioprotettiva si aggiunge quella antiradicalica (rispetto a: anione superossido, DPPH, ABTS) e antiossidante: "La Melanina non solo assorbe diversi tipi di radiazione, ma neutralizza ed elimina i pericoli per le cellule da parte dei radicali liberi che si sono formati per l’azione delle radiazioni ionizzanti (Rashydov Namik et al, 2012)". Nella scala ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) il Chaga risulta essere una delle sostanze con il migliore punteggio e l'attività della SOD in questo fungo è ritenuta 25-50 volte superiore a quella di altre sostanze come Ganoderma, Agaricus, vitamina C e mirtillo. Certamente la melanina partecipa al raggiungimento di questi valori fenomenali ma possiamo anche aggiungere per completezza che essendo idrofobica e carica negativamente si lega facilmente ad un numero elevato di sostanze tossiche. Per questo è usata come spazzino degli ambienti naturali ma per la stessa ragione era ed è a tutt'oggi considerata nella medicina popolare un agente depurante da sostanze tossiche.
La melanina, in generale, è oggetto di una serie di teorie complesse che ne fanno un argomento ancora aperto e ben lungi dall'essere giunto a conclusioni definitive, certo è che per il suo carattere ubiquitario nella natura e nel corpo umano ha dato adito ad essere considerata una sorta di superfood, una chiave di lettura per fenomeni organici ed elettromagnetici che la tradizione inquadrava con una precisione oggi persa.
Ma l'elemento imprescindibile che vorrei qui sottolineare resta il fatto che il Chaga possiede il più alto quantitativo di melanina conosciuto in natura. A conferma del ruolo centrale che ha il Chaga nella micoterapia vi è il fatto che l'alta concentrazione di melanina di questo fungo, visto da un punto di vista nutrizionale, integra il fabbisogno organico. Nel corpo umano la ghiandola che ha più fame di melanina è la ghiandola pineale. Non mi addentrerò nell'analisi di quanto sia importante questa ghiandola, vi è un'ampia letteratura che ne attesta la centralità dell'azione ma è chiaro che il Chaga si prefigura come una sostanza in grado di armonizzarne l'attività, con tutti i benefici che ne scaturiscono a ogni livello: organico, elettromagnetico ed emozionale. Certo sarebbe un bel tema quello della pineale e non escludo di lavorarci su. Posso dire che tra i maggior esperti mondiali di pineale l'assunzione del Chaga è considerata molto efficace se non addirittura indispensabile.
Questa è solo una parte delle preziose informazioni sul Chaga. Chi volesse ulteriormente approfondire al di là del materiale già in circolazione può contattarmi in privato.
Alla base di questa conversione ci sarebbe il fatto che le radiazioni gamma alterano il comportamento ossido-riduttivo della melanina avendo come effetto la produzione di correnti elettriche (Turick, C. E., Ekechukwu, A. A., Milliken, C. E., Casadevall, A., & Dadachova, E. (2011). Gamma radiation interacts with melanin to alter its oxidation-reduction potential and results in electric current production. Bioelectrochemistry, 82(1), 69-73. https://doi.org/10.1016/j.bioelechem.2011.04.009) da cui deriva la capacità radioprottettiva di questa sostanza. Alcuni scienziati affermano che se confermata questa proprietà potrebbe essere sfruttata per la protezione del midollo osseo durante i trattamenti di radioterapia (Schweitzer AD, Revskaya E, Chu P, Pazo V, Friedman M, Nosanchuk JD, Cahill S, Frases S, Casadevall A, Dadachova E, Melanin-covered nanoparticles for protection of bone marrow during radiation therapy of cancer, Int J Radiat Oncol Biol Phys. 2010 Dec 1; 78(5):1494-502.).
All'azione radioprotettiva si aggiunge quella antiradicalica (rispetto a: anione superossido, DPPH, ABTS) e antiossidante: "La Melanina non solo assorbe diversi tipi di radiazione, ma neutralizza ed elimina i pericoli per le cellule da parte dei radicali liberi che si sono formati per l’azione delle radiazioni ionizzanti (Rashydov Namik et al, 2012)". Nella scala ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) il Chaga risulta essere una delle sostanze con il migliore punteggio e l'attività della SOD in questo fungo è ritenuta 25-50 volte superiore a quella di altre sostanze come Ganoderma, Agaricus, vitamina C e mirtillo. Certamente la melanina partecipa al raggiungimento di questi valori fenomenali ma possiamo anche aggiungere per completezza che essendo idrofobica e carica negativamente si lega facilmente ad un numero elevato di sostanze tossiche. Per questo è usata come spazzino degli ambienti naturali ma per la stessa ragione era ed è a tutt'oggi considerata nella medicina popolare un agente depurante da sostanze tossiche.
La melanina, in generale, è oggetto di una serie di teorie complesse che ne fanno un argomento ancora aperto e ben lungi dall'essere giunto a conclusioni definitive, certo è che per il suo carattere ubiquitario nella natura e nel corpo umano ha dato adito ad essere considerata una sorta di superfood, una chiave di lettura per fenomeni organici ed elettromagnetici che la tradizione inquadrava con una precisione oggi persa.
Ma l'elemento imprescindibile che vorrei qui sottolineare resta il fatto che il Chaga possiede il più alto quantitativo di melanina conosciuto in natura. A conferma del ruolo centrale che ha il Chaga nella micoterapia vi è il fatto che l'alta concentrazione di melanina di questo fungo, visto da un punto di vista nutrizionale, integra il fabbisogno organico. Nel corpo umano la ghiandola che ha più fame di melanina è la ghiandola pineale. Non mi addentrerò nell'analisi di quanto sia importante questa ghiandola, vi è un'ampia letteratura che ne attesta la centralità dell'azione ma è chiaro che il Chaga si prefigura come una sostanza in grado di armonizzarne l'attività, con tutti i benefici che ne scaturiscono a ogni livello: organico, elettromagnetico ed emozionale. Certo sarebbe un bel tema quello della pineale e non escludo di lavorarci su. Posso dire che tra i maggior esperti mondiali di pineale l'assunzione del Chaga è considerata molto efficace se non addirittura indispensabile.
Questa è solo una parte delle preziose informazioni sul Chaga. Chi volesse ulteriormente approfondire al di là del materiale già in circolazione può contattarmi in privato.
CHAGA --> MELANINA --> PINEALE
Babitskaia VG, Shcherba VV,
Ikonnikova NV, Melanin complex of the fungus Inonotus obliquus, Prikl Biokhim
Mikrobiol. 2000 Jul-Aug;36(4):439-44.
Bisko NA, Mitropolskaya NY,
Ikonnikova NV, Melanin complex from medicinal mushroom Inonotus obliquus
(Per,:Fr.) Pilat (Chaga)(Aphyllophoromycetideae), Int J Med
Mushr.2002;4(2);139-145
Chowdhury AR, et al., Betulinic
acid, a potent inhibitor of eukaryotic topoisomerase I: identification of the
inhibitory step, the major functional group responsible and development of more
potent derivatives. Medical Science Monitor. 2002: 8(7);254-65
Cui Y, Kim DS, Park KC,
Antioxidant effect of Inonotus obliquus, J Ethnopharmacol. 2005 Jan
4;96(1-2):79-85.
Ham SS, et al., Antimutagenic
effects of subfractions of Chaga mushroom (Inonotus obliquus) extract. Mutat.
Res 1-10- 2009;672(1):55-59
Heinrich M, Barnes J, Gibbons S,
Williamson EM, Fondamenti di farmacognosia e fitoterapia, EDRA LSWR S.p.A.,
2015.
Hobbs C, Medicinal mushrooms,
Botanica Press, Williams, Oregon, 1991.
Kahlos K, Kangas L, Hiltunen R,
Antitumor Activity of Triterpenes in Inonotus obliquus., Planta Med. 1986
Dec;(6):554.
Kahlos K, Hellen L, Nummila H,
and Hiltunen R, Experiments on Cultures of Inonotus obliquus. Planta Med
1986;52(6):507- 508.
Kim YO, Park HW, Kim JH, Lee JY,
Moon SH, and Shin CS, Anti-cancer effect and structural characterization of
endopolysaccharide from cultivated mycelia of Inonotus obliquus. Life Sci
5-30-2006;79(1):72-80.
Lee JH, Hyun CK,
Insulin-sensitizing and beneficial lipid-metabolic effects of the water-soluble
melanin complex extracted from Inonotus obliquus, Phytother Res. 2014
Sep;28(9):1320-8. doi: 10.1002/ptr.5131. Epub 2014 Feb 24.
Lee IK, Kim YS, Jang YW, Jung JY
and Yun BS, New antioxidant polyphenols from the medicinal mushroom Inonotus
obliquus. Bioorg.Med Chem.Lett. 12-15-2007;17(24):6678-6681.
Najafzadeh, M, Reynolds PD,
Baumgartner A, Jerwood D, and Anderson D, Chaga mushroom extract inhibits
oxidative DNA damage in lymphocytes of patients with inflammatory bowel
disease. Biofactors 2007;31(3-4):191-200.
Nakajima Y, Sato Y, Konishi T,
Antioxidant small phenolic ingredients in Inonotus obliquus (persoon) Pilat
(Chaga), Chem Pharm Bull (Tokyo). 2007 Aug;55(8):1222-6.
Olennikov DN, Tankhaeva LM,
Rokhin AV, Agafonova SV, Physicochemical properties and antioxidant activity of
melanin fractions from Inonotus obliquus sclerotia, Chemistry of Natural
Compounds July 2012, Volume 48, Issue 3, pp 396-403.
Pezzuto JM, Tan Y, Yu R,
Betulinic acid-induced programmed cell death in human melanoma cells involves
mitogen-activated protein kinase activation, Clin Cancer Res. 2003
Jul;9(7):2866-75.
Roger R, The fungal pharmacy. The
complete guide to Medicinal Mushrooms & Lichens of North America, North
Atlantic Book, Berkeley, 2011.
Shibnev VA, Garaev TM, Finogenova
MP, Kalnina LB, Nosik DN, Antiviral activity of aqueous extracts of the birch
fungus Inonotus obliquus on the human immunodeficiency virus, Vopr Virusol.
2015;60(2):35-8.
Smith PF, et al., Phase I and II
study of the safety, virologic effect, and pharmacokinetics/pharmacodynamics of
single-dose 3- o-(3',3'-dimethylsuccinyl) betulinic acid (bevirimat) against
human immunodeficiency virus infection, Antimicrob Agents Chemother. 2007
Oct;51(10):3574-81. Epub 2007 Jul 16.
Song FQ, Liu Y, Kong XS, Chang W,
Song G, Progress on understanding the anticancer mechanisms of medicinal
mushroom: inonotus obliquus., Asian Pac J Cancer Prev. 2013;14(3):1571-8.
Song Y, Hui J, Kou W, Xin R, Jia
F, Wang N, Hu F, Zhang H, and Liu H, Identification of Inonotus obliquus and
analysis of antioxidation and antitumor activities of polysaccharides.
Curr.Microbiol. 2008;57(5):454-462.
Stamets P, Mycelium Running. How
Mushrooms Can Help Save the World, Ten Speed Press, Random House Inc., New
York, 2005.
Tierra M, Treating Cancer with
Herbs. An Integrative Approach, Lotus Press, P.O. Box, Twin Lakes, Wisconsin
53181, US.
Zheng W, Zhao Y, Zheng X, Liu Y,
Pan S, Dai Y, Liu F, Production of antioxidant and antitumor metabolites by
submerged cultures of Inonotus obliquus cocultured with Phellinus punctatus,
Appl Microbiol Biotechnol. 2011 Jan;89(1):157-67. doi:
10.1007/s00253-010-2846-2. Epub 2010 Sep 10.
Zheng W, Miao K, Liu Y, Zhao Y,
Zhang M, Pan S, Dai Y. Chemical diversity of biologically active metabolites in
the sclerotia of Inonotus obliquus and submerged culture strategies for
up-regulating their production, Appl Microbiol Biotechnol. 2010
Jul;87(4):1237-54. doi: 10.1007/s00253-010-2682-4. Epub 2010 Jun 8.
Wasser SP and Weis AL,
Therapeutic effects of substances occurring in higher Basidiomycetes mushrooms:
a modern perspective. Crit Rev.Immunol. 1999;19(1):65-96.
Wolfe D, Chaga. King of the
Medicinal Mushrooms, North Atlantic Books, Berkeley, Ca, 2012.